La scorsa settimana Apple ha rivelato un nuovo mix di funzionalità per la salute dei suoi utenti: ha aggiunto infatti un nuovo modo per misurare il movimento e ha annunciato che iOS 15, in autunno, consentirà agli utenti della sua app Health di inviare un riepilogo dei propri dati al medico curante. I pazienti potranno condividere i dati dell’app Health con amici e familiari, oltre che con il proprio medico.
Tutti questi aggiornamenti possono sembrare minori, ma sono rappresentativi di una storia più ampia: Apple vuole sempre più fungere da interfaccia tra i pazienti e i loro medici. Gli operatori sanitari vogliono più modi per interagire con i pazienti al di fuori dei loro studi e i pazienti vorrebbero avere un accesso più facile ai propri dati sanitari.
L’app Health di Apple può già raccogliere dati sulla salute dei pazienti da un vasto e crescente elenco di operatori sanitari negli Stati Uniti, ma la nuova versione dell’app Health sarà in grado di inviare un riepilogo dei dati sanitari giornalieri ai medici. Questo aggiornamento potrebbe mettere l’app al centro della relazione tra paziente e medico. I pazienti infatti saranno in grado di inviare facilmente informazioni sulle loro abitudini alimentari e di esercizio fisico ai loro medici, rendendole facilmente fruibili dai loro medici, nonché ad amici e familiari. Per preservare un po’ di privacy, apparirà come parte di un riepilogo degli eventi sanitari, piuttosto che come singole voci sulla salute.
Questa nuova capacità di condivisione è supportata da diverse società che negli Stati Uniti gestiscono le cartelle cliniche elettroniche, tra cui Cerner, la seconda più grande azienda di questo tipo negli Stati Uniti. Particolarmente assente dall’elenco è Epic, la più grande azienda di cartelle cliniche del paese e quella più diffidente nei confronti dell’ascesa di Apple nel settore sanitario.
Epic ha la sua app per la salute per la raccolta e la condivisione dei dati dei pazienti chiamata MyChart. L’app si integra già con alcuni prodotti Apple: ad esempio, può leggere i dati dall’app Apple Health e da Watch. Ma non è ancora chiaro se la società sia disposta a condividere i dati dei pazienti con Apple.
MEDICI, PAZIENTI E APP
In questo panorama sempre più possibilista, trovando i giusti compromessi normativi, l’opportunità di essere l’intermediario tra pazienti e medici è immensa. I medici si sono resi conto che perdono la capacità di aiutare i pazienti non appena lasciano i loro studi. I pazienti che soffrono di condizioni croniche come il diabete, la malattia polmonare ostruttiva o l’obesità, devono seguire piani sanitari abbastanza rigidi che includano farmaci, esercizio fisico e regimi nutrizionali. Per raggiungere i pazienti al di fuori della clinica, i medici cercano app, dispositivi indossabili e altri strumenti digitali.
Lunedì scorso, alla Worldwide Developers Conference (WWDC) di Apple, Apple ha presentato una delle app basate sulle sue API: Corrie. Sviluppato dai medici del Johns Hopkins Medical Center, Corrie offre ai pazienti che hanno subito un attacco di cuore una serie di attività quotidiane da completare per rimanere in buona salute dopo aver lasciato l’ospedale. Ricorda loro di assumere farmaci, delinea obiettivi di esercizio tracciabili e offre consigli nutrizionali. Si integra anche con l’Apple Watch, così i pazienti possono registrare i loro passi e altri esercizi.
Seth Martin, direttore medico di Corrie e cardiologo presso la Johns Hopkins, afferma che questo fa sì che i pazienti desiderino fare del loro meglio perché sanno che qualcuno sta osservando (un fenomeno noto come effetto Hawthorne). Prima che Johns Hopkins sviluppasse questa app, dice, i cardiologi mandavano i pazienti a casa con una pila di fogli che descrivevano l’assistenza post-ospedaliera, ma senza poter effettivamente verificare se il paziente si attenesse o meno alle prescrizioni. Un’app invece offre un nuovo modo perché il paziente possa seguire le indicazioni del suo medico che, a suo volta, le può tracciare.
Oltre alle API per sviluppatori, all’app Health e sull’Apple Watch, Apple ha anche sostenuto una ricerca che potrebbe influenzare il futuro dell’assistenza sanitaria. Durante la WWDC, Apple ha annunciato infatti che l’iPhone potrà determinare quanto è “ferma” una persona mentre cammina. La funzione di stabilità determina la propensione di una persona a subire una caduta violenta in base a un test di valutazione del rischio esistente chiamato STEADI. Questo lavoro si basa sulle sue caratteristiche di mobilità, introdotte lo scorso anno, che valutano la lunghezza dei passi e l’asimmetria. Quest’ultima funzionalità è stata sviluppata attraverso lo studio sulla mobilità di Apple. È un altro esempio di come Apple sta cercando di modellare l’assistenza e l’esperienza del paziente.
Apple non ha sempre ottenuto i risultati sperati con i suoi prodotti dedicati alla salute.
I medici si lamentano, ad esempio, che la funzione di rilevamento dell’aritmia cardiaca di Apple Watch è troppo incline a falsi positivi. Ma l’Apple Watch e l’Apple Health possono fornire ai medici informazioni sui dati aggregati sul comportamento dei pazienti in un modo che potrebbe essere utile per monitorare i loro progressi complessivi di salute e, infine, modellarli. Se Apple sarà capace di traslare le sue eleganti funzionalità esperienziali alle app dedicate alla salute, facendo in modo che i medici apprezzino, allora sarà un attore formidabile nel settore della tecnologia sanitaria.